martedì 24 febbraio 2009

ANALISI - Tentativo di colpo di stato

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ANALISI - Tentativo di colpo di stato

Pubblicato sabato 7 febbraio 2009 in Spagna

[El Paìs]

Quello che Berlusconi sta tentando di fare è un autentico e genuino colpo di stato morale e istituzionale. Vuole imporre al paese una legge medievale, che pretende di togliere al cittadino il diritto di decidere sulla propria vita e sul proprio corpo per affidarlo alla volontà totalitaria della Chiesa e dello Stato. E siccome facendo questo si trova contro tutte le decisioni prese in precedenza in merito dalla magistratura (a tutti i livelli, compreso quello europeo) e il rifiuto del Capo dello Stato di firmare un decreto legge sfacciatamente anticostituzionale, Berlusconi annuncia che pretende rigirare la legge e la Costituzione con una sessione fiume del Parlamento e con proclami diretti al “popolo” (vale a dire i telespettatori che manipola grazie al suo monopolio televisivo).

IL caso di Eluana Englaro è chiarissimo: in stato vegetativo permanente da 17 anni, aveva comunicato al padre e ai suoi amici, la sua ferma volontà di non voler essere “salvata” da nessuna macchina nel caso in cui le fosse successo quello che era successo ad un suo amico. La sua volontá è stata giudicata inequivocabilmente dai tribunali che hanno dovuto giudicare il caso e, perciò, una sentenza definitiva e inappellabile, ha permesso che si potesse “sconnettare la sonda” a Eluana.

D’altro canto la Costituzione italiana garantisce al cittadino il diritto di rifiutare qualsiasi trattamento medico, anche quando la sua mancanza potrebbe provocare la morte. E non si può imporre l’alimentazione forzata, tantomeno a chi volesse lasciarsi morire per uno scipero della fama e della sete.

Di fronte al diktat khomeinista della Chiesa e di Ratzinger, che considera un omicidio rispettare la volontà di Eluana, il Governo di Berlusconi (non esiste governo più pagano e sottomesso alla “mamma” che questo) ha violato qualsiasi norma e procedimento con lo scopo di imporre la volontà torturatrice della Chiesa gerarchica (senza dubbio, ci sono tantissimi preti e vescovi che si sono dichiarati rispettosi per la legge e il diritto dei cittadini).

Berlusconi ha deciso di aprire un vero “casus belli” dichiarando la sua intenzione di cambiare immediatamente la Costituzione per poter governare sistematicamente con decreti-legge saltando i dibattiti parlamentari, proclamando così, apertamente, l’inizio della sua pulsione di dittatura. L’Italia entra, pertanto, in un periodo di emergenza democratica assoluta, ancora più grave se consideriamo che l’Europa sembra non accorgersi della serietà della vocazione totalitaria di Berlusconi.

Nel paese si è messo in moto un tam tam mediatico di cittadini che vogliono auto organizzare una opposizione alle azioni liberticide del Governo. Manca, però, una reazione degna del suo nome da parte del Partito Democratico di Veltroni, completamente impantanato e sottomesso psicologicamente e culturalmente al “Berlusconismo”, sebbene le dichiarazioni di Berlusconi non lasciano dubbi: il suo Governo vuole distruggere ogni forma di controllo, qualsiasi limite, qualsiasi equilibrio, qualsiasi autonomia che ostacoli la dittatura di fatto del Governo.

A giudici, giornalisti, sindacalisti e a qualsiasi cittadino implicato, lo si impronta con il marchio di “comunista” e addirittura come terrorista se non si sottomette ad un Governo sovversivo che sta distruggendo la democrazia liberale in Italia.

[Articolo originale di PAOLO FLORES D'ARCAIS ]