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Ma sono lacrime di coccodrillo.
Mentre quotidianamente aumentano le cifre del bollettino di guerra delle morti e degli infortuni sul lavoro, moltissimi dei quali passano sotto il silenzio felpato dei mass media (rendendo ancora più straziante il dolore dei familiari) il decreto “Milleproroghe” interviene sul Testo Unico cancellando la legge 626 per le piccole aziende.
Di fatto, i provvedimenti intervengono sulla soppressione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza per le aziende che hanno fino a 15 dipendenti e l’eliminazione del rappresentante territoriale perla sicurezza.
In un Paese come l’Italia, dove la prassi dei subappalti e la conseguente parcellizzazione delle imprese fanno sì che un enorme numero di aziende siano piccole e piccolissime… questo è un bel colpo di grazia alla sicurezza sul lavoro. In caso di nuovi incidenti, i rappresentanti istituzionali e politici dell’attuale maggioranza non si acconcino dunque con un’espressione affranta, e risparmino ai familiari la solita “solidarietà” di rito, dal momento che -pulita la loro coscienza- saranno correi di un sistema che non tutela l’incolumità dei lavoratori.
D’altro canto, non si intravedono certo atteggiamenti migliori da parte dell’opposizione, che risponde con un complice silenzio, o con una “chiamata alla mobilitazione contro il tentativo di smantellare punti essenziali che hanno a che fare con la salvaguardia della vita sui luoghi di lavoro” (sono le parole dell’ex Ministro Damiano). Forse, in questo “polo” si sono già dimenticati della corposa assunzione ad opera del governo Prodi di centinaia di addetti, finiti però massicciamente nelle sicure stanze degli uffici, anziché a svolgere il fondamentale ruolo di ispezione dei luoghi di lavoro. In questo modo, ogni azienda italiana potrà continuare a beneficiare della statistica che prevede un’ispezione ogni 23anni, senza dover obbligatoriamente ricorrere a quelli che vengono definiti costi aggiuntivi che gravano sul mercato del lavoro.
Poverini: i nostri “bravi” coccodrilli, indaffarati come sono nelle loro paludi, non hanno capito il valore della vita e continuano a nuotare lontano dalla nostra Costituzione!
Scritto da Monia Benini il 15/02/09