sabato 7 febbraio 2009

La mano tesa a chi subisce intimidazioni

fonte:
http://www.addiopizzo.org/news.asp?id_news=83

29/01/2009

Si moltiplicano a Palermo i casi di attak nei lucchetti dei negozi, un inequivocabile messaggio dalle cosche mafiose. Molti hanno già dato la risposta migliore: hanno contattato le forze dell'ordine e le associazioni antiracket. Anche i cittadini possono incoraggiarli a non arrendersi alla prevaricazione e a scegliere di continuare a lavorare da imprenditori liberi.

Al fine di costringere i commercianti a pagare il pizzo, in questi ultimi mesi a Palermo si è verificato un incremento delle intimidazioni mafiose. Tutte le settimane abbiamo registrato casi di denunce per colla nei lucchetti, danneggiamenti o incendi.

In passato quasi tutti gli imprenditori andavano a cercare un "amico" per "mettersi a posto" ed ottenere un sconto, oggi in molti hanno chiamato immediatamente Polizia o Carabinieri. Se tutti facessero come loro il fenomeno del pizzo non sarebbe così diffuso.

Addiopizzo e Libero Futuro hanno inviato, a molti commercianti, una lettera di aiuto e sostegno. Vi chiediamo di aiutarci a diffonderla. Stampatela, consegnatela ed inviatela, anche via mail, ai vostri contatti e soprattutto ai vostri amici commercianti.

Caro collega, caro imprenditore,
negli ultimi anni le azioni delle forze dell’ordine e della
magistratura hanno decapitato l’organizzazione mafiosa e tutto
fa sperare che l’azione di contrasto continuerà nel tempo.
Molti imprenditori e commercianti vittime del racket del pizzo
stanno decidendo di cogliere questo momento favorevole per
liberarsi definitivamente del peso del ricatto mafioso e
dell’umiliazione di pagare l’organizzazione criminale. Peraltro,
anche lei converrà che soltanto uniti potremo vincere la piaga
del racket delle estorsioni.
Si dice che a Palermo l’ottanta per cento degli imprenditori
paghi e in quest’ultimo periodo si è registrata anche una
recrudescenza del fenomeno attraverso intimidazioni varie ed
“attack” nei lucchetti. Per questa ragione abbiamo deciso di
scriverle manifestandole la nostra vicinanza. L’associazione
antiracket, infatti, ha lo scopo di assistere, consigliare e tutelare
gli imprenditori nel massimo della riservatezza.
Abbiamo aiutato già molti imprenditori ad uscire dal tunnel del
racket in modo sicuro, senza conseguenze ed anche senza
clamore. Le garantiamo la riservatezza e qualora decidesse di
accettare il nostro aiuto (naturalmente gratuito) ci impegniamo
sin d'ora ad evitare esposizioni mediatiche in modo da ridurre al
minimo gli eventuali rischi.
Le recenti operazioni delle forze dell'ordine hanno
sostanzialmente destrutturato l'organizzazione mafiosa
palermitana, ma se non ci sarà anche la ribellione dei tanti
commercianti taglieggiati, in breve tempo, nuovi estortori si
presenteranno per riaffermare la propria signoria territoriale
sulla sua zona e sulla sua attività economica.
Si tratta di una scelta di libertà, quella libertà di cui ogni essere
umano ha diritto anche nell’esercizio della propria attività
d’impresa. Questo periodo di difficoltà potrebbe quindi divenire
per lei l’opportunità di una svolta vincente e decisiva.