giovedì 14 maggio 2009

Cose dell'altro mondo

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Foto di GiantsFanatic da flickr.com«A che serve un altro giornale di sinistra?». È buona la domanda con cui Piero Sansonetti, apre il suo editoriale sul primo numero de "l'Altro", il nuovo quotidiano capitanato dell'ex direttore di Liberazione, in edicola da martedì 12 maggio. Meno buona, anzi pessima, è però la risposta. Secondo Sansonetti l'Altro servirà a «diffondere idee» e «esprimere pensieri». E in effetti di pensieri a scorrere le 12 pagine del quotidiano se ne trovano parecchi. Peccato però che non si trovi neanche una notizia. Perché qualcuno debba spendere un euro per conoscere il Sansonetti pensiero, quando lo stesso viene quasi quotidianamente espresso nelle trasmissioni della cosiddetta informazione del duopolio-monopolio Rai Mediast, resta dunque un mistero. 

Più chiaro è invece il motivo per cui la Mondadori di 
Silvio Berlusconi ha accettato di distribuire il giornale in 80 diverse città. Le opinioni, specie se espresse sulla carta stampata e perciò destinate a raggiungere poche, anzi pochissime persone, non hanno mai dato fastidio a nessuno. Quello che disturba sono i fatti. Senza conoscerli è impossibile avviare qualsiasi tipo di ragionamento. 

Se poi su "l'Altro" ci trovi persino un articolo in cui al grido di «Abbasso Santoro, viva le veline» ci si lamenta, al pari de "Il Giornale" di Mario Giordano, di un inesistente «linciaggio pubblico» operato da Annozero nei confronti della favorita del Cavaliere, Noemi Letizia, ecco che le opinioni da ininfluenti diventano addirittura 
musica per le orecchie del premier

Sansonetti merita dunque 
un consiglio, se non altro perché dà lavoro a una dozzina di colleghi. Smetta di elecubrare teorie per «la sinistra da buttare» e cominci a fare il giornalista.