Le ronde padane nel ruolo di “Goldrake” delle città assediate dalla paura dell’immigrato, si ritrovano a voler portare in questura un gruppo di italiani che le contestano. Il video girato a Piacenza ne è una testimonianza.
In città, domani, ci saranno decine di africani in corsa per la maratona. Chissà se i rondaioli li scambieranno per vandali in fuga! Qualcuno li erudisca visto che non riconoscono nemmeno l’elementare diritto di critica di chi ne mette a nudo le contraddizioni.
Qualcuno consigli loro di “rondare” Secondigliano, Scampia, Sant’Elia a Cagliari, o Enziteto di Bari ribattezzato S. Pio, o le periferie di Palermo. Anche Lampedusa è un posto adatto per le ronde alla polenta. Salato capriccio della Lega nord che ha fatto sborsare al governo 100 milioni di euro per pagare gli sceriffi verdi, come quelli che girano i tranquilli paesi veneti in prossimità del Piave molto simili a Piacenza. Luoghi, per loro fortuna, ancora vivibili in cui oltre una certa ora non si vede più anima viva.
Care ronde non dimenticate che i boss della criminalità stanno dentro la Camera e il Senato. Ci vuole ben altro per sconfiggere la criminalità in Italia: politici incensurati, niente conflitti di interesse, niente corruttori e corrotti e di conseguenza una giustizia che funzioni nel rispetto della democrazia.
Quei disperati che dall’estero vengono in Italia per delinquere, sono solo poveri complici di certi onorevoli impuniti che mettono a norma le ronde da usare come carne da macello. Finché voterete Lega voterete Màngano. Sveglia polentoni!