martedì 13 ottobre 2009

I pizzini dei Lo Piccolo rivelano l'affare delle slot machine

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di Dora Quaranta - 12 ottobre 2009
Palermo.
Venerdì scorso la guardia di finanza ha sequestrato 17 slot machine, del valore di 50 mila euro, dislocate presso una decina di esercizi commerciali tra Isola delle Femmine, Carini, Cinisi e Terrasini.




Le macchinette, intestate a prestanome, sarebbero riconducibili ai boss Lo Piccolo.
L’operazione delle Fiamme Gialle è stata eseguita al termine di una attività di indagine coordinata dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dai sostituti Francesco Del Bene e Annamaria Picozzi. Il tutto ha preso il via dall’esame dei pizzini rinvenuti il giorno della cattura dei Lo Piccolo il 5 novembre del 2007 nel covo di Giardinello. Nei pizzini erano stati annotati tutti i bar e le tabaccherie con il numero delle macchinette mangiasoldi installate. Le slot, secondo gli investigatori, fruttavano al clan circa 100 mila euro all’anno. Inoltre al vaglio degli inquirenti vi sono decine di lettere firmate da un certo “Spagna” (identificato in Fabio Micalizzi) che ogni mese faceva il rendiconto ai padrini delle entrate e delle uscite settimanali. In queste lettere vengono nominati anche altri due individui: “Mare”(non ancora identificato) e “Frutta” (Giovanni Botta).