Scritto da Stefano Montanari | |
lunedì 01 giugno 2009 Che si tratti di teppismo o di ordinaria idiozia in buona fede ha poca importanza: l’importante è che l’atto sfocia nella criminalità. “E allora, se non li bruciamo, dove mettiamo i rifiuti?” (domanda che mi sentii rivolgere da Piero Angela poco tempo fa.) Fino a che la magistratura continuerà ad ignorare un crimine che è incomparabilmente più grave di un volgare assassinio o delle foto rubate a qualche personaggio dello spettacolo (o di altri territori della vita pubblica che oggi sono omologabili allo spettacolo), resteremo in balìa di chi fa stragi a pagamento godendo di una pressoché assoluta impunità. Anzi, spesso essendo visto come il salvatore della patria. Se non acquisiremo conoscenza, se il senso civico sarà preteso solo dagli altri ma ognuno di noi se ne sentirà esentato, se continueremo a votare senza cognizione di causa o, peggio, lo faremo in cambio di una pensione che non ci spetta, un lavoro che è solo uno stipendio, una promozione immeritata, con questo lasciando campo libero alle scorrerie dei politicanti corsari, continueremo a rubare vigliaccamente il futuro ai nostri figli che non hanno possibilità di difendersi dalla nostra condiscendenza alla rapina. |
lunedì 1 giugno 2009
Piccole storie ignobili di ordinaria idiozia
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