mercoledì 25 marzo 2009

FRANCIA E SCOZIA, LA RABBIA DEI DISPERATI

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(di Fausto Belia) 
La rabbia ha spinto i dipendenti di un'azienda farmaceutica a sequestrare il direttore per un giorno, notte compresa, confinandolo nel suo ufficio. E' il secondo manager 'ostaggio' di operai in Francia, in una decina di giorni. Un atto di disperazione è invece all' origine di un suicidio di un sindacalista di un'altra azienda: ha lasciato una lettera per dire che la pressione professionale era troppo forte e per chiedere che la sua morte venga considerata un incidente di lavoro. Intanto gli operai della Continental - 1.120 destinati a scomparire - hanno invaso Parigi e raggiunto l'Eliseo, dove sono stati ricevuti da un consigliere del presidente Nicolas Sarkozy. Ma ne sono usciti delusi. Cronache della crisi dalla Francia, dove esplodono rabbia e disperazione fra operai costretti ad assistere pressoché impotenti - quasi quotidianamente - a chiusure di fabbriche, licenziamenti, cassa integrazione, sotto i colpi di una crisi che si porta via - uno dopo l'altro - pezzi dell' industria. 

Proprio mentre il presidente Sarkozy annuncia commissari alla reindustrializzazione nei bacini dove più forte è la minaccia all'occupazione e dice che è pronto a "fare di più se la crisi si aggrava". A lui, gli operai chiedono di non essere impotente di fronte alla crisi. I sindacati non sconfessano le azioni più radicali, anzi dicono che sono destinate a ripetersi, perché "l'esasperazione cresce". Così il direttore dell'azienda farmaceutica americana 3M, situata nel Loiret, centro della Francia, è stato sequestrato ieri pomeriggio dagli operai che contestano un piano di ristrutturazione che prevede la soppressione di 110 posti di lavoro su un totale di 235. 

L' uomo è stato confinato nel suo ufficio, dove ha passato la notte. "Questa azione - ha detto un sindacalista - è l'unica nostra possibilità, ma non c' è alcuna aggressività". Il 12 marzo scorso anche il pdg - presidente-direttore generale - di Sony France era stato sequestrato dagli operai e aveva passato la notte in fabbrica. L' azienda - che impiega 311 dipendenti - sarà chiusa il 17 aprile prossimo. Oggi, invece, i mille operai del sito francese di Clairvoix di Continental, gruppo tedesco di pneumatici, sono stati ricevuti all' Eliseo da Raymond Soubie, consigliere sociale di Sarkozy. Ma, all'uscita dal palazzo presidenziale, gli operai, delusi, hanno detto di non avere ricevuto "alcuna garanzia". Giorni fa, il direttore della Continental era stato preso a lanci di uova e costretto ad abbandonare di corsa l' assemblea. Altra cronaca della crisi, drammatica, è quella che arriva da Chauvigny, ovest della Francia. 

Un sindacalista della fabbrica di ceramiche Deshoulieres si è suicidato, annegandosi in un lago. In una lettera - lasciata nei locali sindacali dell'impresa - l'uomo, 56 anni, ha spiegato il suo gesto per la pressione professionale troppo forte, secondo quanto hanno riferito i gendarmi. Nella lettera, dopo aver invocato il perdono dei suoi familiari, l' uomo ha chiesto che il suo suicidio venga considerato un incidente di lavoro. L'azienda - passata sotto il controllo di un gruppo russo nel 2003 - dà lavoro attualmente 130 persone dopo averne licenziate nel dicembre scorso altre 84 nell' ambito di un piano di ristrutturazione.